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Ultima modifica 25 maggio 2021
RIFIUTI UTENZE NON DOMESTICHE: NOVITA’ SULLA DEFINIZIONE DI RIFIUTI URBANI (2021)
Nel corso del 2020 sono state apportate modifiche al Testo Unico dell’Ambiente in merito a:
1) Classificazione di “rifiuti urbani” conferibili al servizio pubblico provenienti da fonti diverse da quelle domestiche.
Per la consultazione da parte delle utenze non domestiche delle tipologie di rifiuti urbani non pericolosi che possono essere conferiti al servizio pubblico di igiene urbana, si rimanda alla scheda A) allegata.
Si specifica che non potranno invece essere ritirati i seguenti rifiuti qualificati come “speciali” :
- prodotti nell’ambito delle attività agricole, agro-industriali e della silvicoltura, di cui all’art. 2135 del codice civile, e della pesca;
- prodotti dalle attività di costruzione, di demolizione e di scavo;
- prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali, artigianali, delle attività commerciali, di servizio e sanitarie, diversi da quelli di cui alla scheda A) allegata;
- derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie;
- i veicoli fuori uso.
2) Possibilità da parte delle utenze non domestiche di scegliere di avviare al recupero i rifiuti urbani non pericolosi tramite il servizio di raccolta pubblico oppure privato.
A tal fine, gli operatori economici potranno comunicare al Comune la scelta di non utilizzare più il servizio pubblico per lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi bensì di avviare a recupero i rifiuti prodotti tramite uno o più soggetti privati autorizzati, con effetto dal 1° gennaio 2022 e con contratti di durata almeno quinquennale.
Con questa opzione si avrà diritto all’esenzione della percentuale di “quota variabile” della TARI, in relazione alla quantità di rifiuti conferita, fino ad un massimo del 100%.
La comunicazione sull’eventuale opzione di uscita dal servizio pubblico per il quinquennio 2022-2026 deve essere inviata improrogabilmente entro il 31 maggio 2021 tramite PEC all’indirizzo tributi.pizzighettone.cr@anutel.it , allegando la seguente documentazione:
- modulo di dichiarazione, compilato e sottoscritto dal legale rappresentante;
- copia del documento di identità del legale rappresentante;
- copia dei contratti sottoscritti per ogni categoria di rifiuto con i soggetti che effettuano l’attività di recupero;
- planimetria dettagliata dei locali con indicazione delle superfici produttive e funzionali.
Si precisa che, in caso di mancata trasmissione dei documenti entro il termine del 31 maggio 2021, si conferma automaticamente la permanenza nel servizio pubblico di raccolta per l’anno 2022.
In caso di fuoriuscita dal servizio pubblico permane comunque l’obbligo di trasmettere al Comune entro il mese di gennaio di ogni anno tutta la documentazione attestante i quantitativi di rifiuti avviati al recupero dell’annualità precedente.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti recapiti telefonici: 0372 7382208 – 0372 7382215 oppure scrivere all’indirizzo mail: tributi@comune.pizzighettone.cr.it
ALLEGATI: